Nonostante siano passati tanti anni dall’uscita del primo film su Harry Potter e ancora di più da quella del primo libro,ricevere in regalo un cofanetto Harry Potter è ancora un graditissimo dono. La saga ha fatto il giro del mondo, conquistando in pochissimo tempo, schiere di migliaia di fan. Il franchise legato alla sua produzione è diventato nel giro di pochi anni, uno dei più grandi e redditizi. Non c’è persona al mondo (o quasi) che non abbia sentito parlare del piccolo giovane mago orfano, almeno una volta. Le curiosità legate al mondo della magia di Hogwarts sono decine, se nona addirittura centinaia. Ne abbiamo selezionato una manciata per rivivere ancora una volta la magia del cofanetto Harry Potter.
Il motto
Vogliamo iniziare proprio da qui, dal motto della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, che recita:
Draco dormiens nunquam titillandus
Tradotto significa:
Non svegliate il drago che dorme.
Assomiglia molto al nostro babbano: “non svegliate il can che dorme”, vero?
Si scrivi di quel che si conosce
J. K. Rowling e i Dissennatori
Nelle storie di Harry Potter è possibile ritrovare moltissimo della sua autrice: J. K. Rowling. Eventi, situazioni e sentimenti che hanno costellato la vita di questa magnifica autrice, hanno poi fornito l’ispirazione giusta per i racconti. Ed è proprio da un caso analogo che nascono le figure dei dissennatori. In varie interviste la Rowling ha dichiarato che i dissennatori sono stati ispirati al periodo di depressione che dovette affrontare a seguito del divorzio, della perdita del lavoro e delle preoccupazioni legate a dover crescere da sola una figlia. L’autrice ha descritto quell’esperienza come “l’incapacità di sentirsi di nuovo felici. L’assenza di speranza. Quel sentimento così terribile, così diverso dal sentirsi solo tristi“. Per questo l’incantesimo dell’incanto Patronus trae l sua forza dal ricordo più bello e felice di tutti.
Hermione e le lontre
Il patronus di Hermione è una lontra semplicemente perché l’animale è tra i preferiti della scrittrice.
Buon compleanno Harry!
Altra chicca. Il 31 Luglio è il compleanno del famoso maghetto e guarda caso… Anche quello dell’autrice. Mentre il compleanno dei gemelli George e Fred Weasley è il 1 Aprile.
Fulmini e saette… O forse no
La caratteristica distintiva di Harry Potter è sicuramente la tipica cicatrice a forma di saetta che il maghetto ha impresso sulla fronte. Saetta… O forse no? La risposta è no. In realtà sarebbe lo specchio della seconda parte del movimento necessario a lanciare la maledizione: Avada Kedavra, l’anatema che uccide.
Il cognome Potter
E torniamo a dire che si scrive di quel che si conosce. Infatti il cognome Potter non era sconosciuto alla Rowling. I suoi più cari amici di infanzia portavano questo cognome. Mentre il personaggio del “simpatico” Piton, sembra essere ispirato, almeno in gran parte, al vecchio insegnate di biologia dell’autrice.
Complimenti da Stephen King
Il maestro dell’horror ha reso omaggio, a modo suo, ai capolavori della Rowling. O meglio, ad un personaggio in particolare: la professoressa Umbridge. L’insegnante è state definita dall’autore come: “la migliore cattiva immaginaria dai tempi di Hannibal Lecter”.
Un po’ macabro, ma… D’effetto
Nel cimitero di Greyfriars Kirk a Edimburgo, ci sono tre lapidi con i nomi Thomas Riddle, William McGonagall, ed Elizabeth Moodie. Si dice che J.K. Rowling si sia ispirata proprio a quelle lapidi per dare i nomi ai suoi personaggi.
Una fine più serena
J.K. Rowling aveva deciso che la parola conclusiva della saga del celebre maghetto fosse “cicatrice”. Con il tempo ha poi cambiato idea, optando per un più sereno: “Andava tutto bene”.
Un’infinità di aneddoti
Libro, pellicola cinematografica o cofanetto Harry Potter nasconde un’infinità di curiosità, che probabilmente non riusciremo mai a conoscere tutte. Rimane però sempre molto divertente continuare a spulciare tra le righe dei libri della Rowling, piuttosto che andare di scena in scena a catturare ogni minimo dettaglio. Il mondo fantastico di Harry Potter non smetterà mai di incantare.