Diritti e doveri dei cittadini stranieri rappresentano un pilastro portante del nostro ordinamento giuridico. La Carta Costituzionale e le normative sovranazionali tutelano l’esercizio dei diritti fondamentali di tutti gli individui sul suolo italiano, a prescindere dalla cittadinanza.
Allo stesso tempo, l’ordinamento prevede precisi doveri civici e sociali che devono essere rispettati da chiunque soggiorni nel nostro Paese. Il rispetto delle leggi e degli obblighi di carattere fiscale e previdenziale costituiscono la base necessaria per una pacifica convivenza. Proprio perché la legge vale per tutti, anche i cittadini stranieri sono tenuti ad uniformarsi alle disposizioni e adempimenti previsti. Non sempre tuttavia risulta agevole districarsi autonomamente tra norme ed incombenze burocratiche, soprattutto quando si ha una cultura giuridica diversa.
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Diritti e doveri dei cittadini: partiamo dai fondamentali
I diritti e doveri dei cittadini stranieri rappresentano un punto fermo all’interno dell’ordinamento giuridico italiano. Fondamentali sono in primis i diritti fondamentali, sanciti dalla nostra Costituzione e dalle norme sovranazionali. Tra questi rientrano il diritto al lavoro, codificato dagli articoli 4 e 35 della Carta costituzionale nonché dalla Carta europea dei diritti sociali, e il correlato diritto alla casa, tutelato in ambito sociale.
Altro diritto imprescindibile è quello all’istruzione, sancito dall’art. 34 Cost. e dalla Carta UE, esteso a tutti i minori presenti sul territorio nazionale indipendentemente dalla cittadinanza. Di rilievo anche le libertà di espressione e religione, espressione dei diritti di libertà personali, e le garanzie processuali durante le fasi giudiziarie, che assicurano una valida tutela difensiva dei diritti.
Tra i diritti vi è altresì il principio di parità di trattamento e non discriminazione, volto ad assicurare a ciascun individuo pari dignità e rispetto. Tali diritti e libertà fondamentali, sanciti a livello nazionale e internazionale, devono necessariamente accompagnarsi ai doveri civici e sociali di ogni cittadino presente sul territorio italiano.
I doveri civici e sociali rappresentano il naturale contrappeso ai diritti garantiti. In particolare, i cittadini stranieri presenti in Italia devono rispettare l’ordinamento giuridico del Paese ospitante, assolvendo gli obblighi tributari e previdenziali, osservando le leggi in materia di lavoro e immigrazione, contribuendo alla coesione sociale attraverso il rispetto per usi e tradizioni locali. Ciò al fine di consentire un pacifico ed equilibrato esercizio dei reciproci diritti e doveri nell’ambito della comunità nazionale.
Doveri dei cittadini: rispetto delle leggi e delle istituzioni
I doveri dei cittadini rappresentano il necessario complemento dei diritti, assicurando il corretto equilibrio nell’ambito dell’ordinamento. Elemento cardine è il rispetto delle leggi e delle istituzioni, che costituisce la base per una pacifica e collaborativa convivenza all’interno della società. Ciò implica la conoscenza e l’osservanza del quadro normativo nazionale da parte di ogni cittadino presente sul territorio.
Altro obbligo imprescindibile è il pagamento delle tasse e imposte previste dalla legislazione vigente. Tale dovere fiscale e previdenziale risulta interconnesso al godimento dei servizi assicurati dallo Stato. Di rilievo infine l’impegno orientato alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale, beni collettivi che devono essere salvaguardati ai sensi dell’art. 9 della Costituzione. Tale articolo, infatti, tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione, riconoscendo la necessità di conservarlo e proteggerlo nell’interesse della comunità. Tale principio implica che ogni cittadino presente in Italia, inclusi i titolari di permesso di soggiorno, debba impegnarsi per salvaguardare l’ambiente, il paesaggio e i beni culturali, che rappresentano l’eredità di cui tutti devono prendersi cura.
Solo attraverso il rispetto di tali doveri da parte di tutti i cittadini, ivi inclusi i titolari di permesso di soggiorno, risulta possibile garantire in modo sostenibile nel tempo l’esercizio dei correlati diritti, nell’ambito del primario principio di uguaglianza sancito dall’ordinamento in materia di diritti e doveri dei cittadini.