L’Italia è un paese sul grava un fardello piuttosto pesante e vergognoso, rappresentato dalla malasanità (malpractice medica). Ogni anno sono infatti registrati oltre 300 mila errori medici e nessuna regione, provincia, comune o città è completamente esente o immune da questa situazione. Recenti statistiche hanno infatti evidenziato oltre 34 mila denunce per malasanità ed errore medico, su 320 mila casi analizzati. L’eventuale accertamento della colpa medica su una mole così imponente di casistiche, richiederebbe circa 2 miliardi di euro ogni anno per farvi fronte. Una cifra davvero impressionante se si tiene conto che equivale al 2% del Fondo Sanitario Nazionale. Il problema non è comunque solo italiano.
In Europa infatti, oltre il 70% delle persone (su un campione di circa 5000 soggetti) ha paura di aver ricevuto una prescrizione medica errata. E sempre il 23% dei soggetti dichiara di aver avuto, direttamente, o indirettamente, problemi legati alla malasanità. Riuscire a trovare un modo per difendersi adeguatamente da un sistema non sempre perfetto, è una vera e propria impresa. Difficile, ma non impossibile, nella maggior parte dei casi. L’importante è rivolgersi a chi conosce molto bene il settore e sa come muoversi, ma soprattutto quando è possibile farlo per ottenere qualcosa. Punto di riferimento in questo campo è www.malasanita360.it, un portale di professionisti ed esperti che da decenni svolge un’attività attenta ai bisogni di chi ha, purtroppo, avuto a che fare con problemi legati alla malasanità.
Malasanità e settori a rischio
In pratica qualunque settore può essere soggetto a rischio di errore medico e malasanità:
- ortopedico
- chirurgico
- estetico
- oculistico
- oncologico
- neurologico
- ecc…
E gli errori più comuni riguardano:
diagnosi errate
- diagnosi tardive
- mancanza di esecuzione di esami che porta ad una progressiva pregiudicazione dello stato di salute del paziente
- intervento chirurgico eseguito senza seguire le opportune linee guida previste per il caso
- pessima gestione della fase post-operatoria
- ecc…
Ma non tutti i casi di malasanità ed errore medico sono risarcibili. Il sistema sanitario italiano non funziona sempre come dovrebbe. Ad esempio, è comune aspettare anche fino a dodici mesi per l’esecuzione di una tac, o di un’ecografia. Questa situazione è indice di malasanità, ma non risarcibile. In pratica, fino a quando la malasanità non arreca un danno tangibile e concreto al paziente, non può essere fatto nulla.
Errore medico: quando è risarcibile
Affinché sia possibile intervenire e richiedere un risarcimento di un danno per malasanità, l’errore medico deve:
- aver provocato un danno
- dimostrabile
- permanente (o semi-permanente)
Venendo a mancare anche uno solo di questi elementi, è possibile procedere per richiedere un risarcimento, ma la strada è davvero difficile e il risultato non sempre scontato. Anche la tempistica entro la quale richiedere l’eventuale risarcimento è molto importante. È necessario infatti evitare la prescrizione dell’errore medico. La legge ha stabilito che la richiesta di risarcimento danni deve essere presentata entro 5 anni, se l’errore medico è stato commesso da un dottore privato. Questo significa che il medico non lavoro per una struttura sanitaria, ASL. Nel caso in cui, invece, l’errore medico sia stato commesso da un dottore dipendente da una struttura sanitaria, il tempo per richiedere il risarcimento sale a 10 anni.
Un errore medico che ha provocato un danno permanente, o ha portato a morte, è sempre risarcibile. La strada che porta ad ottenere il risarcimento è comunque lunga ed ardua. Non basta la denuncia e la speranza che tutto si sistemi per il meglio. Per ottenere giustizia, è necessario documentare l’errore medico da un punto di vista scientifico e medico. Servono le migliori strategie legali per riuscire a muoversi con cognizione di causa e ottenere dei risultati.
Errore Medico: le tipologie risarcibili
Come abbiamo visto la malasanità abbraccia tanti diversi settori medici e diverse tipologie di discipline. Il danno medico risarcibile, per essere considerato tale, deve aver provocato un danno dimostrabile e permanente. La richiesta infine deve essere fatta entro i termini di prescrizione. Tra i molteplici errori medici risarcibili, ricordiamo, ad esempio il danno:
- biologico – si tratta di danni di natura NON patrimoniale
- economico per spese mediche – si tratta di tutte quelle spese che il soggetto dovrà sostenere per terapie e interventi riparatori, a seguito di un errore medico
- economico per la diminuzione della capacità di produrre reddito – quando il paziente, a seguito di un errore medico, perde in parte o totalmente la capacità di produrre reddito
- esistenziale – si tratta del peggioramento della qualità della vita del paziente a causa del danno subito
- morale – in questo caso è tirato in causa il dolore (non quello fisico) accusato dal soggetto a seguito dell’errore medico
- economico, danno esistenziale e danno morale dei familiari – dolore e sconvolgimento della vita dei familiari stretti del paziente lesionato.
Per tutti questi danni è possibile richiedere un risarcimento, ma la sola richiesta non basta a farlo ottenere. È necessario infatti sapere quando richiederlo, a chi rivolgere la richiesta di risarcimento e, soprattutto, qual è la formula corretta per presentare domanda.