Instagram è uno dei principali social di successo che sia mai stato lanciato sul mercato.
Sin da quando è nato, nell’ormai lontano 2010, ha totalizzato un seguito impressionante.
La formula condivisione foto+video ha entusiasmato migliaia di utenti, che hanno voluto
entrare immediatamente a far parte della community. Con il passare del tempo, per molte
persone e attività, è diventato persino un’opportunità di business. E con il business non si
scherza, tutto deve filare sempre liscio. Instagram è un social particolarmente scrupoloso
nei controlli, che compie ogni qualvolta un utente si colleghi alla piattaforma. Questi
controlli, qualche volta, possono causare difficoltà (e in alcuni casi dei veri e propri
problemi) a chi della gestione Instagram, ne ha fatto un lavoro e pretende di portarlo avanti senza utilizzare dei proxy mobile. Ma procediamo per gradi.
Cosa sono i Proxy mobile
I proxy mobile sono ponti di collegamento tra le richieste degli account Instagram e il suo
server. In poche parole qualunque azione si voglia compiere sulla piattaforma social,
passa attraverso un proxy, viene elaborata e poi reindirizzata al server. Collegarsi ad un
account, seguire un nuovo profilo, lasciare un commento o mettere un like, tutto questo, e
molto altro ancora, passa attraverso una rete proxy.
Cos’è un indirizzo IP
Internet Protocol address, in italiano Indirizzo del protocollo Internet o più semplicemente IP. Si tratta di un’etichetta numerica che identifica in modo univoco un accesso internet. Vale a dire che si tratta della targa di riconoscimento del dispositivo utilizzato per accedere in rete. Tutte le volte che viene eseguito un accesso ad Instagram, la piattaforma controlla l’IP di provenienza per assicurarsi dell’origine della connessione.
I controlli di Instagram
Il social in questione ha scalato e conquistato la classifica delle piattaforme che eseguono
il maggior numero di controlli. Instagram è piuttosto meticoloso e pignolo con registrazioni,
account e gestione. Per questo motivo esegue di continuo controlli sui profili e sulla loro
amministrazione, per essere sempre sicuro che il comportamento degli utenti si attenga
scrupolosamente alle sue direttive. Per chi ha fatto di questa piattaforma una ragione
d’essere e soprattutto un lavoro (influencer, blogger, ecc…) questa stretta sorveglianza
può causare non pochi problemi.
Nella gestione Instagram infatti non è contemplata la possibilità di utilizzare bot
(abbreviazione di robot), né quella di ricorrere ad applicazioni per la programmazione dei
post, o dell’analisi dei vari profili. D’altra parte queste regole ferree si trovano a scontrarsi spesso e volentieri con la realtà. Una realtà nella quale è assolutamente necessario utilizzare dei programmi per l’automazione di alcuni compiti.
La soluzione a tutti i problemi di gestione Instagram
E dopo i problemi, arriviamo alle soluzioni. Esiste sempre un modo per risolvere le
situazioni complicate. In questo caso, il modo si chiama “proxy 4g”. Con il proxy 4g Instagram può essere “ingannato”, o meglio, è possibile fargli abbassare la guardia mostrandogli quello che più fa comodo alla nostra gestione. Il rischio di amministrare contemporaneamente più profili su Instagram è quello che il social si accorga che ognuno di loro fa capo sempre alla stessa persona. Questo è possibile semplicemente perché la piattaforma legge la porta di ingresso (IP) dell’account.
Infatti chi non utilizza proxy 4g facendo uso di bot, permette al sistema di leggere la stessa
identica etichetta, uguale a qualunque altro profilo senza proxy. Quando il sistema si accorge di questo inganno, fa scattare severe punizioni, che vanno da un ban temporaneo, fino a quello più catastrofico e definitivo che porta all’eliminazione dell’account. Il proxy 4g permette di far apparire tutti gli account separati tra loro, segnalando ad Instagram di essere collegati ad IP diversi e da connessioni mobili (come quelle del cellulare) diverse.