Purtroppo gli incidenti che coinvolgono ciclisti sono in costante aumento negli ultimi anni. Secondo i dati ISTAT, nel 2021 si sono registrati oltre 180.000 incidenti in bici, con un incremento del 10% rispetto al 2020.
Anche il numero di ciclisti feriti cresce in maniera esponenziale. Solo lo scorso anno sono state assistite in pronto soccorso oltre 190.000 persone a seguito di un impatto in bici, il 15% in più rispetto al 2020. Questo trend preoccupante è strettamente legato all’aumento dell’uso delle due ruote, sia per motivi lavorativi che per il tempo libero. Le cause che contribuiscono a tale incremento sono principalmente legate all’aumento del traffico veicolare nelle aree urbane e all’infrastruttura stradale spesso non adeguata a proteggere i ciclisti. Piste ciclabili non separate, intersezioni pericolose e assenza di protezioni aumentano in maniera significativa il rischio di incidenti.
In caso di incidente stradale o infortunio in bicicletta è fondamentale ricorrere a professionisti in grado di tutelare al meglio i propri diritti. Un punto di riferimento in tal senso è Infortunistica Veneta www.infortunisticaveneta.it, società d’infortunistica stradale leader nel settore, in grado di fornire assistenza legale e risarcimenti equi grazie a un team di avvocati specializzati.
Il risarcimento danni diviene quindi sempre più importante per far fronte alle gravi conseguenze di incidenti che, oltre ai danni fisici, comportano ingenti spese mediche e riabilitative a carico delle vittime.
Incidente in bici: cosa fare subito dopo
In caso di incidente in bicicletta è di fondamentale importanza adottare una procedura corretta, al fine di preservare la salute propria e degli altri soggetti coinvolti e raccogliere tutti gli elementi utili alla eventuale pratica risarcitoria.
La prima regola d’oro consiste nell’accertarsi delle condizioni di chi è rimasto coinvolto nell’impatto, prestando soccorso iniziale in caso di ferite o traumi evidenti. Successivamente è necessario allertare prontamente i soccorsi sanitari, fornendo le coordinate esatte del luogo dell’incidente.
Occorre inoltre mappare con accuratezza la dinamica dell’accaduto e gli elementi che saranno utili a ricostruirla (posizione dei mezzi, segni evidenti sul manto stradale, ecc.), evitando di spostare i veicoli. Utile in tal senso scambiare i dati personali con gli altri soggetti implicati ai fini della comunicazione con le compagnie assicurative.
L’osservanza il più possibile precisa della procedura di gestione dell’emergenza, che anteponga la tutela della salute all’aspetto burocratico, permette di affrontare al meglio le conseguenze dell’incidente e semplificare l’eventuale iter di risarcimento danni.
Incidente in bicicletta: a quali rischi si va incontro
Purtroppo, come abbiamo detto, gli incidenti che coinvolgono ciclisti sono un fenomeno in aumento e spesso associati a conseguenze mediche anche serie. Le cadute dalla bici possono causare una ampia gamma di lesioni, come confermano numerosi studi in traumatologia.
Tra i danni fisici più diffusi rientrano contusioni, distorsioni e stiramenti di varia natura, ma anche fratture ed emorragie interne conseguenti a traumi più gravi. In particolare, le ossa più esposte a rotture sono quelle del bacino, del polso, del gomito, della spalla e del cranio.
Non vanno sottovalutate inoltre le possibili ripercussioni neurologiche di una commozione cerebrale o le implicazioni a lungo termine di una menomazione. I costi legati a periodi di convalescenza, interventi chirurgici e fisioterapia risultano spesso ingenti.
Tutelarsi con un’assicurazione per ciclisti diviene quindi fondamentale per far fronte economicamente alle spese sanitarie e affrontare imprevisti come l’invalidità temporanea.
Incidente bicicletta: l’assistenza da fornire a ciclisti feriti e i comportamenti da adottare
In caso di trauma derivante da incidente in bici, la rapidità e l’adeguatezza dei primi soccorsi possono risultare determinanti per ridurre gli esiti invalidanti dell’infortunio. È quindi essenziale porre in essere una sequenza di manovre mirate a preservare l’incolumità della vittima.
Inizialmente, è necessario verificare la pericolosità dell’ambiente ed eventualmente richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per regolare il traffico, al fine di rendere sicura l’area dell’intervento. Occorre quindi accertarsi dello stato di coscienza del paziente, controllando pupille, movimenti e reattività.
Nei casi di minaccia vitale come lesioni massive o emorragie massicce, le manovre di primo soccorso hanno carattere d’urgenza. Per traumi ad arti è spesso sufficiente una immobilizzazione in situ evitando movimenti che potrebbero complicare quadri clinici delicati. Il monitoraggio continuo di constanti vitali e coscienza risulta fondamentale fino all’arrivo del 118, da chiamare tempestivamente in ogni caso di incidente in bici.
Il rispetto di una corretta catena dei soccorsi rappresenta lo strumento più efficace per garantire la dovuta assistenza al ciclista vittima di trauma, massimizzando così le probabilità di una piena e rapida guarigione.