La mastoplastica additiva è un intervento al seno, eseguito per migliorarne l’aspetto, le dimensioni e il volume, rispetto alla struttura corporea. Sempre più donne ne fanno richiesta e optano per un aumento del volume delle mammelle, per ristabilire le giuste proporzioni corporee e mantenere un equilibrio e un’armonia visiva. In Italia rappresenta uno dei primi interventi di chirurgia estetica, richiesto da donne di tutte le età. Tra i nostri chirurghi vantiamo quindi una discreta lista di dottori ritenuti al top nel loro settore. Per sapere a chi rivolgersi e approfondire l’argomento ecco la lista dei 3 migliori chirurghi per la mastoplastica che l’Italia può vantare di annoverare tra le proprie schiere.
Perché è richiesta una mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva è richiesta da tutte quelle donne che sento o hanno la necessità di aumentare il volume del proprio seno e di renderlo più armonico rispetto al resto del corpo. Assieme agli interventi di rinoplastica, la mastoplastica è tra le operazioni più richieste in Italia. La mastoplastica è consigliata in caso di:
- seno poco sviluppato
- seno rilassato con lo scorrere del tempo
- riduzione di volume o tonicità a seguito di perdite di peso consistenti
- riduzione di volume o tonicità a seguito di gravidanze o allattamenti
- asimmetria di volume
Oltre ad aumentare il volume del seno, la mastoplastica ne migliora la forma.
Nel caso di seno eccessivamente rilassato, viene eseguita una mastopessi. Si tratta di un intervento volto a risollevare il volume del seno. In caso di asimmetria e seno deformato invece la mastoplastica risulta essere particolarmente efficacie.
Prima di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica, sarebbe meglio che la ghiandola mammaria, sia completato. Questo di solito non avviene prima dei diciotto anni di età.
Prima dell’intervento
come per ogni altro intervento chirurgico, il dottore dovrà prima visitare la paziente. Dovrà eseguire delle misurazioni del seno e del torace e dovrà valutare la tonicità e lo spessore della pelle. Infine eseguirà anche delle analisi sullo stato e la posizione della ghiandola mammaria.
Durante il colloquio preliminare il dottore stabilirà, assieme al paziente, misura, contenuto e forma delle protesi.
É molto importante che il dottore si accerti che non siano presenti asimmetrie nelle ghiandole e difetti nella posizione.
Anche in questo caso, come per la rinoplastica, prima dell’operazione, al paziente è proibito assumere aspirina nelle due settimane precedenti e successive la data dell’intervento. L’aspirina infatti impedisce la regolare capacità di coagulazione del sangue. Per questo motivo potrebbe causare complicazioni nell’intervento, o durante la riabilitazione. Anche la pillola anticoncezionale deve essere sospesa, a partire da un mese prima dell’operazione.
Prima di procedere alla mastoplastica, il medico prescrive al paziente esami di laboratorio, elettrocardiogramma e radiografia toracica. Tutto per accertarsi delle buone condizioni di salute del soggetto.
Come avviene l’operazione di mastoplastica
Solitamente la mastoplastica si fa in anestesia totale. In alcuni casi però viene praticata anestesia locale con sedazione. In questo caso la paziente è sedata e le incisioni anestetizzate.
Una delle tecniche più utilizzate, prevede l’esecuzione di un’incisione di circa 5 cm, praticata sul quadrante inferiore esterno o solco sottomammario. In alternativa l’incisione è praticata nel cavo ascellare o nel contorno inferiore dell’areola. Nell’incisione praticata, successivamente, viene inserita la protesi.
Un’altra tecnica invece prevede che la protesi venga inserita transombelicale. In questi casi però le protesi contengono solo soluzione fisiologica. É una tecnica poco diffusa, alla quale si ricorre poche volte.
L’intervento in se per se non dura tantissimo, varia da una a due ore. Nel periodo post operatorio il seno, qualche volta, può risultare più alto del normale. Si tratta di una situazione temporanea, che torna a normalizzarsi in un tempo variabile dalle tre alle sei settimane.
Dopo l’operazione
In caso di anestesia completa, la paziente deve rimanere in osservazione e a riposo almeno una notte. É consentito consumare pasti leggeri e poco abbondanti e se fosse necessario il medico può prescrivere anche degli analgesici o antibiotici. Dopo i dovuti controlli, la paziente viene dimessa e può tornare a casa.
Invece nel caso in cui l’operazione sia stata eseguita con anestesia locale, la paziente può tornare a casa il medesimo giorno dell’intervento.
É richiesta una visita di controllo dopo 48 ore dall’operazione e una seconda visita dopo altri 3/5 giorni. In questa occasione vengono anche rimossi parte dei punti di sutura precedentemente applicati. Il resto dei punti, infine, viene rimosso dopo altri sette giorni.